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CLIL e scuola primaria, istruzioni per l’uso



CLIL: Content and Language Integrated Learning. In breve, insegnare una disciplina curricolare (che siano le scienze o la geografia, ad esempio) in lingua inglese e non in lingua madre.

Sono molte le iniziative intraprese negli ultimi anni dalle scuole pubbliche, soprattutto secondarie di primo e secondo grado, per introdurre la didattica CLIL nell’offerta formativa. E’ indubbio che sia evidente a tutti (enti pubblici, dirigenti scolastici, insegnanti e genitori) che non sia più rimandabile a data da destinarsi non solo lo studio della lingua inglese, ma anche la capacità di esprimere concetti legati ad altre discipline (o a qualsiasi altro ambito!) in una lingua che non sia la propria lingua madre.

Nella scuola primaria italiana siamo ben lontani da questo obiettivo, purtroppo. Purtroppo perché è risaputo che la didattica della scuola primaria italiana sia tra le migliori e più efficaci al mondo, ed è davvero incomprensibile come l’insegnamento della lingua inglese e la didattica CLIL non abbiano ancora occupato il giusto posto nel curricolo scolastico.

Un’ora di inglese in prima, due in seconda e tre in terza, quarta e quinta. I colori, i numeri, gli animali, per i primi due anni. Qualcosa in più a seguire. Questo è ciò che offrono le Indicazioni Nazionali. Ma siamo ben lontani dal raggiungimento di una delle competenze chiave richieste dall’Unione Europea: Comunicazione nelle lingue straniere


"Padroneggiare la lingua inglese e un’altra lingua comunitaria per scopi comunicativi, utilizzando anche i linguaggi settoriali previsti dai percorsi di studio, per interagire in diversi ambiti e contesti di studio e di lavoro, al livello B2 di padronanza del quadro europeo di riferimento per le lingue (QCER). (ec.europa.eu/transparency/regdoc/rep/1/2005/IT/1-2005-548-IT-F1-1.Pdf)"


Ecco che allora nascono con sempre più frequenza, all'interno delle programmazioni di scuole private o paritarie, iniziative che offrono alle famiglie un’alternativa, un’offerta formativa che colmi questa enorme lacuna presente nella scuola pubblica italiana. Il genitore attento, quindi, desideroso di offrire una possibilità in più al proprio figlio di non trovarsi tagliato fuori dal mondo per la mancata e adeguata conoscenza della lingua inglese, si lascia attrarre da questa possibilità….a pagamento. Al fine di poter valutare la validità di un progetto didattico rispetto ad un altro è necessario farsi un po' di esperienza in merito, poichè non tutte le proposte contengono la giusta dose di preparazione e formazione da parte dei docenti. CLIL non è solo una metodologia, ma anche uno stile con il quale approcciare il mondo dell'insegnamento. Per questo non è sufficiente essere un madrelingua. Essere un insegnante è una professione e non un hobby, e come tale non può e non deve essere improvvisata. Certo, anche fare lezione di conversazione con personale madrelingua per qualche ora a settimana è sicuramente un buon inizio, ma è qualcosa di ben lontano dall’esposizione alla lingua con il metodo CLIL.


Nel prossimo articolo, quindi, qualche piccolo suggerimento sulla scelta e la valutazione di un percorso linguistico nella primaria. Stay tuned!


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